COME SI PUO’ EFFETTUARE UN’EFFICACE PREVENZIONE DEL MELANOMA?
Il Melanoma cutaneo è un tumore molto aggressivo, ma dei tumori maligni è tra quelli più facilmente diagnosticabili in fase precoce e iniziale. Il Melanoma diagnosticato e asportato chirurgicamente in fase precoce ha un tasso di guarigione altissimo (fino al 99%). Quindi la prevenzione è cosa di importanza fondamentale. Possiamo distinguere tra una prevenzione primaria e una prevenzione secondaria.
PREVENZIONE PRIMARIA
La prevenzione primaria si attua essenzialmente osservando alcune semplici regole di comportamento:
* Evitare esposizioni solari prolungate e soprattutto tra le ore 11 e le 16, quando si concentra il 95% dell’irradiazione UV.
* Evitare le ustioni solari soprattutto nell’infanzia, poiché costituiscono il più importante fattore di rischio;
* Usare protezione solare adeguata al proprio Fototipo e alla durata dell’esposizione, ricordando nelle ore centrali del giorno di tenere coperti i bambini e usando creme antisolari a fattore di protezione molto elevato SPF 50+, da applicare prima di esporsi al sole e da ripetere ogni 2-3 ore e dopo aver fatto il bagno;
* Evitare l’eccessivo uso di lampade solari soprattutto per i fototipo I-II.
PREVENZIONE SECONDARIA
Cardine della prevenzione secondaria è l’AUTOESAME DELLA CUTE. Cosi come le donne devono eseguire autopalpazione del seno per la prevenzione del tumore del seno, tutti dovrebbero eseguire una accurata osservazione periodica dei propri nevi, vecchi e nuovi, per scorgerne in fase precocissima le eventuali variazioni da far poi verificare allo specialista dermatologo. E’ importante osservare tutta la pelle, piedi e testa compresi, almeno ogni 6 mesi.
Per meglio orientarsi e capire quando bisogna allarmarsi e far controllare un neo a uno specialista dermatologo, ci si può aiutare seguendo e memorizzando il metodo cosiddetto dell’ A B C D E. Queste non sono altro che semplici regole per la corretta osservazione dei nei e delle neoformazioni cutanee. Ci indicano cioè come e cosa bisogna osservare e quali sono le caratteristiche che ci devono mettere in allarme.
A = Asimmetria di forma della lesione, una metà diversa dall’altra (normalmente un neo è simmetrico, tagliandolo idealmente le due metà risultano simmetriche)
B = Bordi irregolari e frastagliati, cosiddetti “a carta geografica”; i bordi possono apparire dentellati, intaccati o molto delineati (normalmente un neo ha i bordi regolari, ben distribuiti e sfumati)
C = Colore che risulta non uniformemente distribuito, marezzato, con tonalità differenti nelle diverse parti delle lesione. (un neo presenta invece un colorito uniforme e ben distribuito)
D = Dimensioni maggiori di 6 mm di diametro (una gomma da matita)
E = Evoluzione, una qualsiasi Evoluzione o modifica della lesione in un tempo relativamente breve 6-8 mesi. E sta anche per Elevazione, un neo cioè che da piatto non palpabile, diventa rilevato e/o consistente al tatto. E potrebbe indicare anche Emorragia cioè perdita di sangue in modo spontaneo non traumatico, ma questo è un segno tardivo mentre il nostro obiettivo è quello di operare una diagnosi precoce in fase iniziale. E sta anche per Età di insorgenza del neo, infatti un neo che insorge dopo i 40 anni è da considerare sospetto.
Altra regola che ci può aiutare, per esempio in una persona con molti nei, é il riscontro di un neo molto diverso dagli altri, il cosiddetto “Brutto Anatroccolo” o neo orfano. Bisogna però tenere presente che non sempre queste caratteristiche sono presenti nel Melanoma e non sempre sono presenti insieme. Queste sono solo regole mnemoniche che ci aiutano nell’autoesame e che ci devono mettere in allarme, inducendoci a fare un controllo dei nei presso uno specialista Dermatologo.
A CHE SERVE LA VISITA DERMATOLOGICA?
Elemento importante della prevenzione secondaria é la visita dermatologica con osservazione dei nevi mediante dermatoscopio ed eventualmente mappatura dei nei. Durante la visita per il controllo dei nevi lo specialista esegue un’accurata osservazione di tutta la superficie cutanea. L’osservazione a occhio nudo è completata dall’osservazione dei nevi con il dermatoscopio ad epiluminescenza o microscopio cutaneo superficiale. Essa viene eseguita con uno strumento manuale o computerizzato dotato di lente d’ingrandimento che permette una visione dettagliata della struttura della neoformazione cutanea, mettendo in evidenza caratteristiche morfologiche non visibili alla semplice ispezione a occhio nudo. In questo modo si analizza ogni singola lesione, valutando la presenza o meno di alcuni criteri (detti “patterns”) tipici dei nevi e dei melanomi o di altre neoformazioni cutanee come i carcinomi basocellulari, i carcinomi spinocellulari, le cheratosi seborroiche, le malformazioni vascolari e altro.
Questi criteri dermoscopici che ci guidano nella diagnosi delle neoformazioni cutanee sono ormai ben consolidati e sperimentati nella pratica clinica e nella ricerca scientifica. La dermatoscopia ad epiluminescenza ha migliorato di molto l’accuratezza diagnostica aumentando significativamente sia la sensibilità (riducendo i falsi negativi e quindi le diagnosi ritardate) che la specificità (riducendo i falsi positivi e quindi le asportazioni improprie di nei normali).
QUANDO ESEGUIRE UNA VISITA DERMATOLOGICA PERIODICA?
In presenza di nevi congeniti di grosse dimensioni.
In presenza di molti nei, soprattutto con pelle chiara fototipo I e II.
In presenza di pregresse scottature solari.
In presenza di nevi irregolari e/o maggiori di 5 mm
In presenza di nevi di recente insorgenza dopo i 40 anni
In presenza di anamnesi familiare positiva di melanoma.
In presenza di positività alle caratteristiche del metodo ABCDE.
In presenza di soggetti sottoposti a trapianto d’organo o in terapia con immunosoppressori.
In presenza dei suddetti fattori di rischio è buona norma eseguire un controllo dermatologico almeno annuale.